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In questo articolo dirò la mia sul ruolo del “consulente di web marketing”. Una professione che, nel mio piccolo, rivesto anch’io.

Questa volta però, anziché puntualizzare come ho già fatto più volte quanto sia importante questa figura per una qualsiasi azienda perché per competenze ed esperienze in grado di studiare una strategia di comunicazione digitale individuando gli strumenti giusti per raggiungere gli obiettivi applicando un sapiente lavoro di coordinamento delle risorse in campo, voglio parlare delle due caratteristiche salienti che dovrebbe avere ogni buon consulente di web marketing.

Per farlo, intanto, faccio una precisazione che è molto in linea con la lettura che mi ha ispirato questo post:

Il bravo consulente di web marketing non è il “salvatore della patria” che, dal momento in cui viene ingaggiato, sicuramente risolverà tutti i problemi di comunicazione, portando l’azienda ad una certa e repentina impennata delle vendite. Non è una garanzia di successo del business, no, niente di tutto questo!

Insomma, il buon consulente di web marketing non deve essere soltanto un professionista serio e preparato, ma deve anche racchiudere in un’unica “entità” i due seguenti distinti volti:

Il primo volto è quello di “guida strategica” della comunicazione aziendale. Deve prima di tutto studiare il mercato di riferimento e, successivamente, definire brand positioning e strategia di marketing. È lui che indica la via da seguire, ma non è un DUX in senso stretto, attenzione! È bene ricordare che non è lui a decidere, e non è neanche corretto pensare che a lui spetti in modo esclusivo ogni responsabilità. Il consulente, stando al ruolo e alle responsabilità conferitegli, ha piuttosto il diritto/dovere di elaborare e proporre al committente un insieme di azioni sequenziali da svolgere per raggiungere determinati risultati. Ma è bene sottolineare che sarà quest’ultimo a decidere di agire in tal senso, e per farlo deve sapere di cosa si sta parlando.

Ed infatti il secondo volto del consulente di web marketing deve essere anche quello di “formatore”. Un buon consulente si distingue sicuramente da chi non fa bene questa professione dalla capacità di coinvolgere lo staff, spiegando con parole semplici il perché di determinate azioni. D’altronde un buon imprenditore che decide di ingaggiare un consulente di web marketing, non può essere assolutamente all’oscuro di marketing, anzi dovrebbe conoscerne almeno le basi. Pertanto il consulente che si trova dinnanzi ad un imprenditore che ignora totalmente le dinamiche del marketing (e ciò purtroppo non è, ahimè, un fatto raro), ha il diritto/dovere, prima ancora di proporre una strategia, di formare lui e lo staff con cui dovrà relazionarsi (includendo, se è il caso, anche un percorso formativo all’interno della sua offerta).

Il ruolo d’azione ed il ruolo formativo del consulente di web marketing devono insomma coesistere in modo coerente ed omogeneo.

Il motivo per cui deve essere così non è solo pratico (il cliente/imprenditore non può capire le proposte del consulente se prima non viene istruito sui concetti), ma è anche legato al successo stesso del business. Più cultura di marketing l’imprenditore ed il suo staff hanno, maggiore sarà la capacità stessa dell’azienda di comunicare nel migliore dei modi in un mercato sempre più competitivo.

Se infatti è pur vero che il consulente può ingaggiare, ad esempio, un bravo ghostwriter in grado di produrre contenuti al posto dell’azienda, è ancor più vero che se i contenuti venissero prodotti dall’azienda stessa, investendo in formazione e solo dopo in un consulente che suggerisca e coordini le azioni, l’effetto sarebbe di gran lunga migliore.

In effetti… chi saprebbe fare “storytelling” meglio dell’imprenditore stesso?

Per farti capire meglio perché è importante che il consulente di web marketing abbia entrambi questi due volti ti porto ad esempio l’agenzia che ti propone di curare la tua pagina Facebook inserendo un certo numero di post per un certo periodo di tempo. Di solito questo genere di servizi non ha alcun effetto positivo sul business aziendale, anzi forse lo danneggiano in termini di immagine ed economico! Tutt’altra cosa sarebbe fare social media marketing dopo aver seguito un corso di scrittura creativa insieme alla supervisione strategica di un consulente di web marketing, che ti segue passo passo, mettendo nelle condizioni di comunicare te stesso sui social in modo proficuo.

Dunque, per questo motivo, ti consiglio di evitare drasticamente di affidarti ad agenzie o consulenti che si propongono solo come fornitori di servizi o guide, ma di affidarti a chi sa essere anche coach. Allo stesso tempo evita di affidarti a semplici formatori, cioè insegnanti. Questi infatti ti spiegano la teoria ma che non hanno alcuna capacità o voglia di indicarti la strada (è davvero difficile applicare con successo e in tempi brevi le conoscenze acquisite durante un percorso formativo), ne consegue che rischi di trovarti alla fine di un corso con la testa piena di nozioni che però non riuscirai a mettere in pratica!

Insomma accertati, per il tuo bene, che il consulente di web marketing a cui affidi la tua azienda abbia entrambi i due volti: il tuo business ti ringrazierà!


Leo Cascio

Leo Cascio

Sono brand builder, creator, consulente, formatore e divulgatore di web marketing. Autore del libro "Personal Branding sui Social" (link Amazon).
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