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Non esistono trucchi di alcun genere per raggiungere il successo nella tua professione, qualsiasi essa sia. Come ho spesso ricordato sulle pagine di questo blog, sebbene con altri paragoni, il successo è “tendenzialmente” una ricetta culinaria originale in cui mettere determinati ingredienti, in un ordine preciso, con dosi specifiche, da servire nel momento giusto alle persone giuste. Tutto questo farcito anche da un pizzico di fattore C, che non guasta mai.

Eppure capita ancora spesso che, dopo aver proposto e ricevuto l’ok per avviare una strategia di web marketing, l’imprenditore o professionista di turno se ne esca con la tipica esclamazione “spero che funzioni!”.

Ogni volta che la sento ho i brividi.

Sì, perché pur capendo che quella è una frase di circostanza (di quelle che si dicono quando non si sa cosa dire), denota una certa insicurezza ed ignoranza circa le dinamiche d’impresa.

Ora che sia chiaro.

Il web marketing, così come il business management, NON è una scienza esatta. Ciò significa che non è affatto detto che applicando alla lettera la ricetta del mio esempio il successo sia garantito. Di garantito nel business non c’è nulla, diversamente ci fossero garanzie ci investiremmo tutti i nostri averi per vivere di rendita.

Saremmo tutti felici e contenti!

Ma un business non si può basare sulla “speranza”, no! Nella maniera più assoluta.

Il motivo del mio “rigurgito” è che il marketing online ha il grande vantaggio di offrire una variegata serie di strumenti di controllo che consentono di limitare il rischio d’impresa, in quanto diversamente da ciò che accade nella promozione tradizionale, nel marketing online è possibile tracciare in modo assai accurato tutto ciò che accade.

Ti faccio un esempio.

Mettiamo che il tuo obiettivo sia dare visibilità al tuo negozio e che per farlo tu abbia un budget di 5000€.

Se investissi quei soldi nella pubblicità tradizionale, ad esempio in volantini (con annesso volantinaggio), cartellonistica stradale e spot radiofonici, sarebbe un salto nel vuoto in cui dovresti incrociare le dita affinché quel tuo investimento ti mandi in ROI positivo (il R.O.I. è il Ritorno sull’Investimento).

In tal caso davvero potresti dire, a ragione, “spero che funzioni!”

Mettiamo invece che investissi quel tuo budget in una campagna di web marketing usando il budget per rinfrescare la tua comunicazione social, produrre dei contenuti utili ed interessanti pubblicati con regolare cadenza, e per lanciare una campagna a pagamento, ad esempio su Facebook Ads, mirando oculatamente al tuo pubblico di riferimento, ovvero utenti della rete con interessi e caratteristiche in linea con il tuo brand e il tuo messaggio.

Ciò che sfugge a molti, e potrebbe sfuggire anche a te, è che gli strumenti di tracciamento online messi a disposizione dai social network hanno un grande vantaggio rispetto alla pubblicità tradizionale: ti consentono di verificare in tempo reale se ciò che stai facendo sta funzionando. Ne consegue che potrai, prima di riversare l’intero tuo budget, fare dei test con degli importi minimi, per poi investire cifre più alte. Ma solo dopo essere abbastanza sicuro che andrai in ROI positivo!

Vedi, il marketing online NON è la panacea di tutti i mali, perché non è assolutamente facile (e garantito) che una web-strategy riesca a metterti nelle condizioni di guadagnare tanto. Magari è più facile che tu vada in pareggio, ma fare tanti soldi è difficilissimo, anche se tutt’altro che impossibile.

Il punto però è un altro: il marketing online ti consente di sviluppare un business liquido, ovvero in cui puoi limitare tantissimo i tuoi rischi facendo in modo di spendere dei soldi in modo proporzionale ai tuoi guadagni. Con meno costi fissi, e più costi variabili, insomma.

Ecco perché dire “speriamo che funzioni” è una frase da non dire ed un pensiero limitante da non pensare.

Perché il tuo successo non dipenderà dalla “speranza” o dalla “fortuna”, ma solo dalla tua competenza ed esperienza (o del consulente di web marketing da cui decidi di farti seguire; se vuoi io ci sono!).

Non è una frase da lasciar scorrere, ma da ribaltare con un post come questo. Perché chi la pronuncia si ravveda dal farlo di nuovo, e ne tragga spunto per cambiare diametralmente punto di vista sul concetto di “promozione” e di “investimento”.

È il 2019 che te lo chiede, e gli anni a seguire te lo chiederanno in modo sempre più insistente.

 


Leo Cascio

Leo Cascio

Sono brand builder, creator, consulente, formatore e divulgatore di web marketing. Autore del libro "Personal Branding sui Social" (link Amazon).
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