(Tempo di lettura 5 minuti)

E finalmente la tanto attesa “settimana milanese” è arrivata! Quest’anno ho voluto fare però le cose in grande: di solito infatti rimango a Milano per 3 giorni, giusto quelli sufficienti a visitare “SMAU”, la fiera principale in Italia per il settore ITC e tra le più importanti anche per l’innovazione ed il marketing. Invece sto rimanendoci per più di una settimana. E non solo per occuparmi di altre questioni (positive) che non sto a dirvi, ma anche per incontrare alcuni nuovi contatti business acquisiti grazie a questo nuovo blog.

Nonostante non sia affatto immune da difetti, questo “piccolo angolo di internet” è riuscito in pochi mesi (è nato solo ad aprile), a generare dei nuovi lead interessati del Nord che sto avendo modo di incontrare personalmente in città. Che dire: è la conferma tangibile che al giorno d’oggi lanciare un blog (a condizione di farlo con criterio) ha davvero molto senso, e può rivelarsi un mezzo efficace per espandersi.

Ma il focus del post non è il blog, ma SMAU Milano 2017!

Ecco quindi il mio diario della giornata di oggi, 24 ottobre, appena trascorsa.

Inizio da qui a raccontare la mia esperienza a questa importante fiera parlandoti soprattutto dei professionisti (relatori e speaker) di cui ho deciso di seguire i workshop (che a SMAU sono sempre gratuiti) e che mi sono maggiormente piaciuti.

Questo diario è piuttosto sintetico, tuttavia arricchito, e questa è una chicca per i miei lettori e gli speaker interessati (con l’augurio che magari condividano questo articolo nei loro social, siti e blog) da video realizzati sul posto dal sottoscritto (si tratta di una prima selezione di brevi interviste).

Prossimamente, inoltre, monterò questi ed altri spezzoni video realizzati nei tre giorni di SMAU in un unico video: sarà una sorta di “documentario” personale, un ricordo per me e per le persone con cui ho avuto il piacere di entrare in contatto. Sarà inoltre, e ciò è altrettanto importante, una carrellata di ottimi consulenti e formatori a cui potrai, se lo vorrai, affidarti. E se anche SMAU vorrà segnalarlo sui suoi social (chissà!), che ben venga!

A seguire quindi i titoli degli eventi a cui ho assistito con un mio breve commento.

La scelta dei workshop sottostanti l’ho fatta per cercare di ovviare a quelle che sono le mie principali lacune. Mi auguro che i contenuti ed i link di approfondimento riportati in questo post, che potrebbe essere arricchito nei prossimi giorni, serviranno in qualche modo ad ovviare anche alle tue.

Per il momento è tutto e… buona lettura!

Martedì 24 ottobre 2017

“Tecniche di Public Speaking per costruire il tuo personal branding” di Massimiliano Cavallo

Ho deciso di seguire questo workshop perché tra le mancanze a cui devo sicuramente porre rimedio c’è quella del “parlare in pubblico”. No, non sono una frana, per fortuna (alcuni anni nel mondo della formazione a qualcosa sono serviti) e non si tratta neanche di timidezza, anzi a dire la verità quando voglio so essere anche abbastanza sfrontato! Ma ciò non toglie che ho davvero tanto da imparare per poter essere definito un buon oratore. E ciò vale a maggior ragione che non uno, ma ben due podcast da portare avanti!

E tu? Hai il mio stesso problema? Ti piacerebbe imparare o migliorare ad essere un buon oratore?

Massimiliano Cavallo ho scoperto essere un consulente davvero preparato in questo ramo. Ho avuto modo di conoscerlo proprio oggi, e di farmi consigliare per migliorare il mio public speaking. Chissà, forse un corso con lui potrebbe davvero fare la differenza, ed aiutarmi davvero a migliorare il mio modo di esprimermi a voce, consentendomi di farmi apprezzare maggiormente. E magari ad aiutare anche te.

Posso dirti che a giudicare da come Massimiliano nel suo seguitissimo workshop ha spiegato le basi di questa disciplina (non risparmiandosi anche qualche frecciatina ai politici e al loro modo inetto di esprimersi, cosa che me lo ha reso ancora più simpatico), può essere sicuramente definito un’ottima guida per tutti coloro che non riescono a comunicare con la voce in modo efficace. Oltretutto tra i coach in circolazione Massimiliano è quello che ha ottenuto finora il maggior numero di feedback.

“SEO: l’algoritmo di ricerca come proiettore cinematografico” di Andrea De Siano

Non conoscevo affatto anche Andrea De Siano. Cosa dire su di lui? Che è davvero competente (umanisticamente parlando) e che, ancor più, è un cavallo di razza, o più banalmente un’innovatore, della Search Engine Optimization. Il motivo che mi spinge a definirlo così è che ha pensato di affrontare il problema del SEO non tanto dal punto di vista tecnico, ma soprattutto da quello semantico. Nel suo workshop non ha usato slide (fatto assai raro al giorno d’oggi) eppure nonostante ciò ha tenuto incollati alla sedia tutti i partecipanti, me compreso, meritandosi ogni singolo scrosciante applauso finale.

Andrea non ha offerto una soluzione o uno strumento definitivo, ma ha delineato la possibilità di svilupparne uno, con lo scopo di analizzare e controllare la semantica del SEO partendo dallo studio dei segni e alle loro associazioni. Non spiegherò nel dettaglio questi concetti perché la trattazione sarebbe parecchio lunga ed articolata (e poi, non ci riuscirei affatto, visto che non è il mio specifico campo).

Tuttavia se sei molto interessato al “SEO secondo Andrea” ti consiglio vivamente di seguirlo, io lo farò certamente! Ho la netta impressione che il suo approccio possa davvero essere fruttuoso, perché quest’ultimo aiuta ad avvicinarsi alla verità celata dell’algoritmo di ricerca, a quell’arcano sistema che decide quale pagina web posizionare per prima in base ad una determinata chiave di ricerca.

In verità Andrea, e lo ha sottolineato anche lui, non ha inventato nulla: è certamente un ragazzo umile come pochi. Ma a maggior ragione è da tenere sott’occhio! La sua visione è difficile da comprendere, ma se ci si riesce posso assicurarti che ti si apre davvero un mondo.

“Ricerche di mercato con il Social Media Mining” di Roberto Marmo

Anche in questo caso, essendo da relativamente poco tempo nel “giro” (per così dire) del marketing nazionale, non ho mai sentito parlare prima d’ora di Roberto Marmo. È un docente dell’Università di Pavia ed un ingegnere assai competente sul tema della raccolta dei dati dal web, con il fine principale, tra i tanti, di effettuare indagini di mercato ed analisi della concorrenza.

A primo acchitto è un tipo un po’ bizzarro, un “nerd” (in senso assolutamente positivo, ovviamente) dall’accento meridionale molto più del mio e, quindi, anche più simpatico. Mi sono piaciuti molto i trucchetti che ha suggerito di usare sfruttando la ricerca Google connessa ai social network.

Ad esempio, visto che Google traccia buona parte delle pagine e dei codici di Facebook, con opportune chiavi di ricerca è possibile scansionare i social estrapolando dati utilissimi ed interessantissimi, come ad esempio un determinato mercato con il fine di valutare la potenzialità vendibilità di un prodotto. Il tutto strizzando l’occhio alla legalità (possibilità di sfruttare queste tecniche per scoprire, ad esempio, le eventuali scorrettezze di un competitor).

Workshop efficace, indubbiamente. Peccato non averlo poi interpellato per un’intervista per questioni di tempo e logistiche: SMAU è pur sempre in un’ambiente in cui sono in tanti a fare domande, e non posso certo pretendere di avere l’esclusiva o la priorità nel post-evento, specie se lo speaker è di fretta.

“LinkedIn per Aziende e Reti Vendita” di Mirko Saini

Mirko Saini, con cui mi scuso per averlo fantozzianamente scambiato per un noto comico napoletano, non avrebbe bisogno di presentazioni perché è probabilmente il maggior esperto italiano di Linkedin, il social network per il business. Non lo avevo ancora aggiunto ai miei social, incluso il mio Linkedin! Ma dopo aver visto il suo workshop l’ho fatto subito.

Non serve elencare qui i concetti spiegati con sapienza da Mirko nei 50 minuti del suo speech perché non è questa la sede. Posso solo dirti che, dopo una disamina generale, si è soffermato molto sulle potenti funzionalità della piattaforma per creare o ampliare la propria rete di contatti di lavoro.

Linkedin è d’altronde una fonte di traffico sia gratuita che a pagamento (un po’ cara) che se sfruttata con sapienza può aiutare molto il tuo business. È però necessario, come evidenziato più volte da Mirko, che non può essere usato come Facebook o un altro social network. Ogni social ha le sue caratteristiche, e quindi il suo pubblico, ne consegue che anche i contenuti proposti debbano essere differenziati.

 

Il mio viaggio dentro SMAU MILANO 2017 continua: leggi qui il post del 25 ottobre.


Leo Cascio

Leo Cascio

Sono brand builder, creator, consulente, formatore e divulgatore di web marketing. Autore del libro "Personal Branding sui Social" (link Amazon).
Che ne pensi del mio articolo? La tua comunicazione aziendale o personale ha bisogno di una mano? CONTATTAMI ORA! :)