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Proprio questa sera, 12 dicembre, presso la Chiesa di San Matteo di Marsala al termine della messa avverrà la “benedizione dei cellulari”. Così si legge da qualche ora sui giornali online locali, ad esempio sulla testata marsalese TP24 e su Itaca Notizie. Per non scontentare nessuno dei direttori, che conosco e stimo, riporto i link ai rispettivi articoli qui e qui.

È importante sottolineare che la notizia è stata ripresa anche da testate nazionali ed internazionali, ad esempio anche dal famoso quotidiano londinese Times che, stando a quanto riporta Itaca Notizie, scrive quanto segue.

A priest in Sicily has invited the faithful to bring their smartphones to church tomorrow so he can give them a special blessing on the eve of the feast of St Lucy, the patron saint of eyesight.

Traduzione: un prete siciliano ha invitato i fedeli a portare i loro smartphone in chiesa domani così può dare una speciale benedizione alla vigilia della festa di Santa Lucia, la santa padrona della vista.

La notizia mi ha incuriosito, e così dopo essermi documentato su chi fosse l’artefice di questa idea, ho scoperto essere il giovane parroco Don Alessandro Palermo che, non a caso, risulta anche specializzato in “comunicazione pastorale”. Ho anche scoperto che Don Palermo gestisce un blog di nome “Elementi di Vita Digitale” nel quale è possibile anche leggere il suo post proprio sull’iniziativa della benedizione dei cellulari: ecco qui il link.

Perché voglio scrivere di questa iniziativa? Intanto perché secondo me è importante sottolineare come oggi persino la Chiesa, a dispetto di chi ancora finge di ignorare che le nuove tecnologie dell’informazione, internet, i social, ecc. abbiano completamente sconvolto le nostre vite, stia rinnovando il modo di comunicare partendo dalle iniziative dei giovani preti. D’altronde anche Papa Francesco si è da sempre schierato a favore dell’uso dei nuovi media, utilizzandoli lui stesso (o chi per lui) come mezzo di comunicazione diretto per unire milioni di fedeli in tutto il mondo.

Insomma questa notizia è da menzionare perché non è più assolutamente pensabile che un qualsiasi gruppo o entità (anche religiosa) non debba trarre ed offrire dei vantaggi dalla comunicazione digitale. D’altronde cos’è una religione se non, essa stessa, comunicazione?

Ma il vero motivo per cui voglio parlare di questo episodio, in cui la Chiesa dà prova di allontanarsi dalla chiusura a cui ci aveva abituati fino a qualche tempo fa, è il fatto che si è spinta fin troppo oltre la semplice comunicazione.

Il titolo stesso del post di Don Palermo è infatti un palese esempio di “click-bait”!

Cos’è il click-bait? Per chi non conosce questo termine, è in sostanza la prassi di richiamare l’attenzione su un articolo con un titolo volutamente provocatorio o che, in generale, non corrisponde completamente o in parte al contenuto vero e proprio. È un po’ la tecnica usata dalle fake news, hai presente? Nel business il classico esempio è il post del tipo “Dieci sistemi per diventare ricco”. Uno clicca e finisce in un post pieno di banalità, o di concetti diversi da quelli anticipati o che, anche seguiti alla lettera, non riusciranno mai a farti diventare ricco visto che, per riuscirci, ci vuole ben altro!

Don Palermo quindi, se da un lato si fà portavoce di un’iniziativa simpatica ed anche molto utile per ricordare a tutti che non bisogna esagerare con gli smartphone, dall’altro sfrutta una pratica della moderna comunicazione che in verità non è proprio eticissima (appunto il click-bait) con lo scopo di attirare gente in chiesa. Si, perché lui stesso, nell’articolo del suo blog, nonostante il titolone che parla di “benedizione dei cellulari”, spiega che di benedizione dei cellulari non si tratta, bensì solo dei loro utilizzatori.

Insomma se avesse scritto “verranno benedetti i fedeli che porteranno con loro il cellulare” non ne avrebbe di certo parlato quasi nessuno.

Ora mi chiedo: “Content is the King” come disse una volta Bill Gates. Ecco, magari se Papa Francesco dicesse “Content is God”, la prossima volta forse si eviteranno trucchetti da marketer digitali optando per forme di comunicazione un po’ più raffinate (ma non per questo meno accattivanti) per attirare giovani e meno giovani in Chiesa, o no?

Insomma credo che sia questo davvero il primo caso di click-bait (di successo) compiuto dalla Chiesa Cattolica! La conferma sarà che la chiesa di San Matteo, c’è  da scommetteci, sará affollatissima!

Lo scrivo senza polemica o critica, nel modo più assoluto, ma solo con tanta curiosità e simpatia per il promotore, Don Palermo!

E concludo aggiungendo che alla storia della benedizione ci si può credere o meno, ma è certo che sollevare il proprio smartphone mentre Don Palermo invoca lo Spirito Santo non potrà farti sicuramente del male. Al massimo sarà un buon motivo per distogliere lo sguardo per qualche minuto da quel dannato ed amato strumento che ti piace così tanto da rischiare di rovinarti la vita.


Leo Cascio

Leo Cascio

Sono brand builder, creator, consulente, formatore e divulgatore di web marketing. Autore del libro "Personal Branding sui Social" (link Amazon).
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