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Hai messo su il tuo primo blog, hai iniziato a scriverci con una certa regolarità e stai notando che, statistiche alla mano, pian piano la tua audience sta crescendo sia qualitativamente che quantitativamente. Ma non sei ancora soddisfatto (ed anche se lo fossi, sarebbe un problema: mai esserlo pienamente!), perché sebbene stai riscontrando che il blog si stia rivelando utile alla tua attività, non stia ancora decollando come vorresti, con la percezione che stia ancora rimanendo un po’ fermo e “bloccato”.

Non disperare: questo stato d’animo è tipico del blogger alle prime armi, un po’ come me visto che ne ho uno solo da un mese.

Ma dopo “sapienti studi” (lo ammetto: nuovi ed interessanti contatti di lavoro con opinioni sull’argomento suffragate da ricerche su Google) ho avuto modo di apprendere che il blog ha un’ottima arma da giocarsi quando è il momento di farne crescere la rete di contatti.

Ciò di cui parlo è l’intervista.

In particolare il blog da cui ne ho recepito l’importanza è quello del toscano Antonio Luciano, blogger e copy-writer da ormai diversi anni, con cui sono entrato in contatto di recente. Ho riscontrato in lui un’ottima maestria nel maneggiare l’arte del content-marketing ed un fantastico alleato nell’arte del blogging vero e proprio, in cui utilizza moltissimo la tecnica dell’intervista per dare spazio a tanti altri blogger con competenze diverse ma con il tema del “blogging” al centro della discussione. Oltretutto, dopo una piacevole telefonata, mi ha confermato quanto fosse “normale” utilizzare l’intervista in un blog.

L’intervista è insomma un modo fantastico per “fare rete” e per dare vita ad un genuino “scambio” di informazioni e pareri sugli argomenti più disparati.

Inoltre, se l’intervista viene segnalata anche sul blog dell’intervistato, questa diventa un utilissimo modo per fare “back-linking” di qualità. Il back-linking, per i lettori meno informati, oltre che essere utile al lettore (che può approfondire la conoscenza delle parti in causa) non è altro che uno scambio link tra 2 o più siti, che Google intercetta di solito in modo molto favorevole migliorando la S.E.R.P. (Search Engine Result Pages, le pagine dei risultati nel motore di ricerca) di tutti i siti/blog coinvolti.

Ciò a condizione che gli argomenti trattati siano di reale utilità, perché diversamente l’intervista sarebbe fine a se stessa e quindi addirittura controproducente.

Ritornando al blogger Antonio Luciano, a questo link trovi la recente intervista che mi ha fatto (aggiornamento 2021: link non più disponibile): se può interessarti conoscermi ancora meglio, te ne consiglio la lettura! Mi sono anche proposto di ricambiare il favore ospitando Antonio sul mio blog, cosa che farò prossimamente inviandogli alcune domande che reputo interessanti sia per la sua audience, che per la mia. Ed infatti, un elemento importante perché ogni intervista sia utile ed efficace, è che gli argomenti trattati e la loro “visione” siano comuni.

Mi spiego meglio: se nel mio blog trattassi il marketing sostenendo tecniche poco etiche, veicolando ad esempio idee malsane e scorrette come quella che fosse semplice arricchirsi sul web con poche settimane di lavoro, di certo non potrei pretendere di “ospitare” consulenti con una certa etica professionale, perché sarebbe non in linea con la mia. Ecco quindi anche spiegato perché ho accettato di buon grado uno scambio con Antonio: proprio perché è evidente che sia una persona mossa da intenti comuni al mio.

Un altro aspetto importante da considerare facendo interviste è anche l’originalità. Certo, nella fase iniziale forse è anche normale non spingere troppo la fantasia. Ma va preso in considerazione che in un mondo del blog strapieno di interviste, differenziarsi è importante.

Quindi perché non utilizzare parallelamente un podcast, il video-marketing, o entrambi? Comprendo benissimo che tutto ciò potrebbe risultare ancora più impegnativo, ma non bisogna mai perdere di vista che tutto ciò che facciamo di buono sul web, prima o poi viene ripagato con gli interessi. Per cui magari, iniziamo con interviste solo nel formato testo, e se siamo bravi, accendiamo anche microfono e videocamera.

Insomma, come scrivere un’intervista utile ed interessante? Non esiste una ricetta magica. Ma c’è un altro consiglio che voglio dare, ed è quello di prepararla. Intendo dire che non ha senso porre le stesse domande a tutti, ma prima andrebbe capito e studiato ciascun “candidato”, ponendogli quindi domande attuali e coerenti con il suo lavoro.

Intervallare domande generiche a domande più specifiche su particolari progetti a cui siamo al corrente che stia lavorando, può essere una chiave sia per rendere l’intervista meno banale, sia per catturarlo maggiormente nel fornire informazioni il più possibile utili nell’interesse di tutti.

Per concludere, voglio anche sottolineare che l’intervista è un’ottimo sistema per avviare o rinforzare “alleanze” aprendosi anche a nuove possibilità di collaborazioni. Come afferma nel suo ultimo e-book l’amico consulente d’azienda e marketing specialist Franco Nicosia, di cui presto pubblicherò la mia prima intervista su questo blog, fare rete oggi non è un’optional, ma una necessità. È infatti impossibile per una qualunque azienda espletare tutti i compiti necessari a renderla competitiva nel mercato, affidandosi a sole forze interne o a poche e limitate risorse esterne. Anche per questo l’intervista può essere un fantastico sistema per aprirsi a nuovi scenari lavorativi.

(Foto: Pexels)

Leo Cascio

Leo Cascio

Sono brand builder, creator, consulente, formatore e divulgatore di web marketing. Autore del libro "Personal Branding sui Social" (link Amazon).
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