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Sui social mi sono imbattuto in un’info-grafica simpatica sulla comunicazione che riportava le “frasi fatte” più diffuse nel web, cioè quelle contenute nella maggior parte dei siti in cui non c’è uno studio approfondito di content-marketing. La più frequente (ed imbarazzante) è senza dubbio “siamo leader del mercato”, ma anche “azienda giovane e dinamica”, “offriamo servizi a 360 gradi” e “coniughiamo innovazione e tradizione” non scherzano per banalità.

Insomma mi sono reso conto di quanto lavoro ci sia ancora da fare per chi fa il mio mestiere: occorre rimboccarsi le maniche e spiegare alle aziende che scrivere banalità sul web non serve a niente, anzi che farlo può persino creare un danno di immagine. Il concetto essenziale da comprendere è che l’aspetto più importante dell’identità aziendale, e quindi della sua comunicazione, è l’unicità. Per cui usare testi generici, con l’uso di espressioni banali (e spesso anche non veritiere, basti pensare a chi si definisce “leader del mercato” quando non lo è affatto), non può che essere un grave errore.

Meglio affidarsi a un ghost-writer?

Comprendo benissimo che realizzare testi ben studiati ed in linea con l’identità di una gamma di prodotti o servizi richieda molto tempo e competenze, che non tutti hanno. Realizzare un buon copy-writing è ad appannaggio, di solito, di chi lo fa di mestiere. La figura del “ghost-writer” colma questa lacuna, ed è quindi ampiamente consigliata: è il professionista che scrive al posto tuo, come se fossi tu (per questo agisce come un ghost, cioè “fantasma”). E pazienza se questo non potrà che far lievitare i costi di realizzazione del sito web (capito adesso perché fare un sito che abbia buone speranze di generare contatti, e quindi clienti, non può costare due noccioline? Capito perché “quanto costa un sito web?” non è domanda da poco?).

Eppure anche quando si ha a che fare con un ghost-writer non sempre sono tutte rose e fiori. Va detto infatti che se da un lato la sua professionalità è tale da poter creare testi originali e dal forte impatto comunicativo e persuasivo, dall’altro però non è affatto detto che il suo lavoro venga recepito dai lettori come “autentico”.

Cosa intendo? Che la persona che meglio di tutti potrebbe scrivere i testi del proprio sito, non è un ghost-writer, perché questa è sempre una figura ESTERNA all’azienda. Chi invece saprebbe meglio di chiunque altro rappresentare a parole la propria azienda è il titolare, il proprietario, il direttore.

La persona che meglio incarna l’identità aziendale è la persona che meglio di tutte potrebbe raccontare l’azienda!

Come fare allora se questa persona non sa scrivere, perché non ne è capace, o ancora non ha il tempo e la voglia di farlo?

Dopo aver letto l’ultimo libro di Giacomo Bruno, il papà dell’ebook, dal titolo “Scrittura Veloce 3X”, mi sono reso conto che la buona scrittura non è solo appannaggio di pochi “eletti” ma in realtà può esserlo di tutti. Nel suo libro l’autore si focalizza sulla scrittura di libri, ma credo che trattandosi di scrivere i testi per un blog o per un sito aziendale non cambi nulla.

Bruno nel suo libro rivela alcune tecniche di scrittura veloce. Non posso riportarle per intero, altrimenti violerei il copyright dell’autore, ma voglio indicartene una, quella che reputo più adatta per la stesura dei testi del tuo sito web. Oltretutto è una tecnica tutt’altro che sconosciuta nell’ambiente (quindi Bruno non ha inventato niente; però ha scritto, devo dire, un bel libro che raccoglie le migliori e che se ti va di leggere puoi acquistare qui).

Il segreto per scrivere bene e senza competenze

Non sai scrivere? Non importa! Almeno saprai parlare, no?

Ti suonerà strano, ma registrarti con l’ausilio di un registratore o di una semplice app per cellulari (ce ne sono di tantissime e gratuite su Google Play e Apple Store) è una tecnica geniale per una serie di motivi. Intanto è veloce, perché parlare è più veloce di scrivere. Inoltre ha il vantaggio di poter realizzare un flusso narrativo diretto, meno “impostato”. Essere informali, oltretutto, oggi è essenziale (informalità ed unicità della comunicazione devono andare di pari passo).

Un buon modo per scrivere i testi del tuo sito, oppure del tuo blog, è quindi quello, una volta definito l’argomento, di parlare a ruota libera, come se si avesse davanti un cliente (il tuo target).

Faccio un’esempio pratico: mettiamo che tu debba preparare i testi per la pagina “chi siamo” del tuo sito. Fai mente locale di ciò che dirai, premi REC sul registratore ed inizia a parlare di te e della tua azienda. Chi sei, che ruolo hai, da quanto tempo lavori nel tuo settore, che vantaggio o beneficio offri ai tuoi clienti, perché dovrebbero contattarti, ecc.

È molto probabile che con un’unica seduta di registrazione tu possa produrre la maggior parte se non tutti i testi del tuo sito.

Quando finito, premi STOP. Ti ritroverai quindi con un file audio.

E qui viene il bello, perché non dovrai “sbobinare” l’audio a mano, ma potrai usare un software che lo fa al posto tuo. Un ottimo programma, anche se a pagamento, e che funziona molto bene per trasformare una traccia audio in un file di testo è Nuance Dragon. Lo puoi acquistare nella versione home a questo link. Volendo puoi usarlo in modalità “dettatura vocale” quindi senza dover prima registrare una traccia audio.

A proposito di dettatura vocale, esistono anche soluzioni gratuite ed online (che non richiedono installazioni di software). Ad esempio lo stesso Google Drive ha integrata, a patto che si usi Google Chrome, la funzione di trascrizione vocale. Per usarla occorre selezionare “Digitazione Vocale” dal menu “Strumenti”. Questa ed altre soluzioni per “sbobbinare” le puoi trovare in questo utile articolo di Aranzulla.

Alla fine di questa fase di lavoro, considera che il testo risultato va rivisto e sistemato nella formattazione, punteggiatura e se occorre anche nella forma. Ma sicuramente sarai d’accordo con me sul fatto che una cosa è non avere nulla, e un’altra cosa è avere un testo, anche se grossolano, che potrai sistemare tu stesso oppure, se non ne hai il tempo, la voglia o le competenze, girare ad un professionista affinché sia lui ad occuparsene. In questo modo il suo lavoro sarà assai meno intenso e lungo (e di conseguenza molto meno esoso!).

Ma ciò che importa maggiormente è che i testi del tuo sito saranno molto più in linea con il tuo spirito. Non rischierai di avere testi bellissimi, ma freddi, semmai saranno pienamente rappresentativi di ciò che sei e che vuoi dire ai tuoi futuri clienti!

Usa questa tecnica senza indugio, buttati! E sarai TU l’autore dei tuoi testi: freschi, diretti e coerenti con il tuo personal branding.


Leo Cascio

Leo Cascio

Sono brand builder, creator, consulente, formatore e divulgatore di web marketing. Autore del libro "Personal Branding sui Social" (link Amazon).
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