(Tempo di lettura 4 minuti)

Questa è la seconda parte dello speciale articolo “I dieci comandamenti dell’imprenditore ai tempi del web marketing”, il mio personale elenco di regole che ogni titolare d’azienda che si rispetti dovrebbe rispettare (scusando il gioco di parole!). Nella prima parte, che se ti sei perso puoi leggere qui, avevo parlato dei primi 5 punti: “non sentirti mai arrivato”, “non prenderti troppo seriamente”, “non fare tutto da solo”, “non temere di sbagliare” e “non rifiutare le critiche”.

Ecco i restanti comandamenti… buona lettura, e se vuoi confrontarti con me nei commenti, rivelandomi i punti di riferimento per la tua vita ed attività d’impresa, o quelli che ancora non riesci a seguire, ne sarei assolutamente felice.

6) Non venerare il denaro

I soldi sono importanti, non a caso un’azienda è un’organizzazione a scopo di lucro, ed il controllo dei flussi di denaro è quindi è qualcosa di basilare. Ma il punto è che, sebbene queste premesse siano vere, il denaro non va visto come uno scopo, ma solo come un mezzo. È chiaro che un’azienda per sopravvivere e prosperare debba generare utili, ma il principio chiave è che il denaro sia uno dei fattori, non di certo l’unico e più importante. Oltretutto nel web marketing è possibile farne anche un po’ a meno… esistono tantissimi modi per fare business (ad esempio curando un blog o con le newsletter) praticamente in modo gratuito. Ed è proprio per questo che il web marketing un po’ “stona” col concetto di denaro al centro di tutto il tuo piano d’azione.

7) Non lamentarti

Il tuo piano marketing non da i frutti sperati? Hai fatto un’investimento poco saggio? Sei in difficoltà economiche? Non riesci a gestire il tuo personale? Non arrivi a fine mese? La prima cosa che spesso un imprenditore fa, in questo casi, è quella di prendersela con gli altri. C’è chi passa intere giornate a commentare online mettendo in luce le colpe degli altri, vedi quelle del politico o il banchiere di turno, con atteggiamenti spesso di populismo esasperato (ne parlo anche in questo articolo). Insomma il lamento e la critica a tutti i costi, amplificati anche da un uso improprio dei social network, sembrano la soluzione per scaricare la frustrazione e sentirsi in pace con se stessi. Ma ti sei mai chiesto se il lamento sia qualcosa di utile? È ovvio che no. Lamentarsi, specialmente se è un atteggiamento reiterato, può davvero bruciare il tuo tempo e bloccarti, impedendoti di mantenere lucidità per focalizzarti sui tuoi problemi. Non prendertela con gli altri, con il mondo, con la società, ecc… senza chiederti prima se le cose sono andate male per colpa tua. Concentrati su te stesso e sugli errori che certamente avrai fatto, e vedrai che la spunterai. Non lasciare che il lamento ed il vittimismo diventino una scusa che impedisce al tuo lavoro di decollare!

8) Non vendere nulla se prima non vendi te stesso

Nella tua attività d’impresa puoi anche avere idee brillanti, ma se prima non sei stato in grado di ottenere stima e rispetto per la tua persona, e quindi di meritarti un attento ascolto da parte di eventuali investitori o soci, la tua proposta potrebbe essere percepita negativamente per colpa del tuo atteggiamento negativo o della tua immagine fuorviante. La prima cosa da fare è concentrarti sul modo in cui sei percepito dagli altri, e quindi su te stesso, piuttosto che su tutto il resto. Un’azienda non può essere capace di vendere i suoi prodotti o servizi se non è, prima di tutto, fatta di gente capace di vendere se stessa. Ma attenzione anche a non fraintendere: vendersi non significa fingere e snaturarsi. Vendersi significa donarsi, ovvero mettere completamente a disposizione degli altri la propria conoscenza, esperienza e tempo. In realtà, appunto, occorre proprio donarsi, almeno nella prima fase. Fare il primo passo è la chiave, perché dà modo al nostro interlocutore di apprezzarci per quello che siamo veramente. E la vendita vera e propria, stanne certo, verrà da sé.

9) Non smettere mai di studiare

Un tempo si credeva che nella vita ci fosse il tempo dello studio, e poi quello del lavoro. Oggi si è capito, ed è stata fondamentalmente la crisi del 2008 ad insegnarcelo, che dopo il tempo dello studio, deve esserci il tempo dello studio e del lavoro insieme. Imparare cose nuove, aggiornarsi, avere una mente aperta e disposta a mettersi costantemente in discussione, a non ritenersi mai alla fine di un viaggio ma sempre all’inizio di un nuovo percorso, in cui non c’è mai fine ma è tutto un continuo “inizio”, in cui non esiste più il posto fisso ma un mondo pieno di opportunità, specialmente quello online, per chi vuole crederci, non è un optional dell’imprenditore moderno, ma un vero e proprio obbligo. Il celebre motto “chi si ferma è perduto” diventa quindi “chi non studia è perduto”.

10) Non dubitare di te stesso

Il non dubitare di te stesso passa attraverso l’essere totalmente te stesso. Quindi la fiducia che devi riporre in te stesso per condurre una vita serena e felice, cosi come quella per guidare un’azienda di successo, è proporzionale alla conoscenza che hai proprio di te stesso. Chi sei veramente? Cosa vuoi veramente? Cosa sai fare davvero bene? Cosa non sai fare? Mettere ordine alle idee accettando i tuoi limiti, ma conoscendo anche le tue virtù, equivale a costruire solide fondamenta del tuo “io”. Avere fiducia in te è essenziale, ma non si conquista di certo in poco tempo, ma passo dopo passo, dopo un’analisi strategica che ti porti a puntare, prima di tutto, sulle tue qualità. Le persone famose, e ricche, non sono più brave di te, semplicemente hanno puntato tutto, ma proprio tutto, su ciò che sanno fare davvero bene nella vita.

(Foto: Pexels)

Leo Cascio

Leo Cascio

Sono brand builder, creator, consulente, formatore e divulgatore di web marketing. Autore del libro "Personal Branding sui Social" (link Amazon).
Che ne pensi del mio articolo? La tua comunicazione aziendale o personale ha bisogno di una mano? CONTATTAMI ORA! :)